Realizzare un sogno: Maya con Worth Wearing alle Convittiadi

Realizzare un sogno: Maya con Worth Wearing alle Convittiadi

A marzo Worth Wearing si è arricchito della storia di Maya.

Maya ha undici anni e una passione per lo sport. In particolare le piace il calcio, gioca nella squadra della sua scuola, nel team di calcio a cinque femminile. Tra un allenamento e l’altro scopre che esiste un torneo nazionale che si tiene ogni anno tra le scuole, le Convittiadi. Quest’anno per la prima volta tra le discipline ci sarà il calcio a cinque femminile. È una piccola rivoluzione e anche lei vuole farne parte.

Maya ha undici anni e una passione per lo sport e non ha nessuna voglia di perdere questa occasione. Così le viene un’idea e ci scrive una email. I costi da sostenere per l’iscrizione, per raggiungere la sede del torneo, Peschiera del Garda, e per il pernottamento per quest’avventura sportiva lontana da casa, otto giorni di nuove amicizie ed esperienze, sono alti.

Così scopre Worth Wearing e decide di unirsi alle buone cause, decide di creare una raccolta fondi per finanziare il suo sogno e quello delle sue compagne di squadra. Pensa il suo design, collabora con la nostra grafica e mette online la sua prima T-shirt.  Grazie alla sua intraprendenza, alla sua voglia di far conoscere il progetto e al supporto dei suoi amici, ma anche di chi ha letto la sua storia e se n’è appassionato, vende quasi cinquanta T-shirt in tre settimane.

Come in una sceneggiatura ben scritta, il primo ostacolo arriva poco prima della partenza: a causa di alcune punture d’insetto Maya è rimasta ricoverata per tre giorni in ospedale e la partenza per le Convittiadi era a rischio. Fortunatamente l’allarme è rientrato e la gioia, dopo il suo impegno per la raccolta fondi, è diventata ancora maggiore!

È partita con le sue compagne verso Peschiera del Garda l’8 aprile. La sua squadra ha vinto le prime tre partite, qualificandosi per le semifinali del torneo. Lo sceneggiatore della storia di Maya alle Convittiadi aveva pronto però un ultimo colpo di scena: come nei migliori racconti di sport e nelle migliori storie non tutto finisce per il meglio, ma lascia spazio per un sequel gustoso.
La squadra romana di Maya in semifinale incontra il Venezia e la partita si trascina fino ai calci di rigore. Sullo stallo di 5 a 5 tocca a Maya battere il rigore decisivo, che le viene parato. L’amarezza è tanta, ma tutte abbracciano Maya, in lacrime dopo il suo errore.

L’esperienza e la lezione di vita che Maya ha imparato è più grande della vittoria sfiorata: una lezione di indipendenza, caparbietà, di vita tutti insieme. È facile ma giusto più che mai dedicarle alcuni dei versi più famosi di De Gregori:

Non aver paura di sbagliare un calcio di rigore
Non è mica da questi particolari
Che si giudica un giocatore
Un giocatore lo vedi dal coraggio
Dall’altruismo e dalla fantasia

Il coraggio, l’altruismo e la fantasia di Maya l’hanno portata fino a Peschiera del Garda; la sua idea e la sua determinazione hanno trovato in Worth Wearing un alleato e una storia piccola è diventata una storia grande e avvincente, pronta a ripetersi al prossimo torneo.

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