Stefano Cucchi, le T-shirt disegnate da Makkox, Gava e Natoli

Stefano Cucchi, le T-shirt disegnate da Makkox, Gava e Natoli

Sono trascorsi sette anni dalla morte di Stefano Cucchi nel reparto penitenziario dell’ospedale Pertini durante la sua custodia cautelare. Dopo anni di indagini, udienze, assoluzioni, lotte dentro e fuori le aule giudiziarie, una giustizia, non gli è ancora stata restituita. La sua famiglia e l’intero Paese aspettano di sapere la verità.

Il 18 Febbraio 2017alla Città dell’Altra Economia, nel cuore del quartiere romano Testaccio è stata presentata ufficialmente l’Associazione che porta il suo nome.
Presenti all’evento, oltre ai familiari e ai rappresentanti delle istituzioni, come l’avvocato Fabio Anselmo, il magistrato Enrico Zucca e il garante dei detenuti del Lazio Stefano Anastasia, anche volti noti del mondo della cultura e dello spettacolo quali: Lucia Annunziata e Riccardo Iacona, Alessandro Mannarino, Marco Conidi, Andrea Rivera, Makkox, Elio Germano, Zerocalcare, Chef Rubio, Kasia Smutniak e Domenico Procacci, Francesco Montanari e Andrea Delogu.

Una rete solidale che guardando oltre la vicenda personale di Stefano, si impegna civilmente nella difesa dei diritti umani delle persone più deboli.
«L’Associazione Stefano Cucchi Onlus nasce dall’esperienza di questi sette anni, nei quali abbiamo imparato che troppo spesso i temi riguardanti il rispetto dei diritti fondamentali dell’essere umano sono all’ultimo gradino delle priorità della nostra società» – spiega Ilaria Cucchi.

La Onlus ha infatti avanzato anche una proposta legislativa. Si tratta della petizione lanciata su Change.org che ha già raccolto oltre 240 mila firme, finalizzata a raccogliere il più ampio consenso parlamentare «affinché in Italia venga approvata una legge contro la tortura, per dare voce a tutti gli altri Stefano, in una società come la nostra, abituata a girarsi dall’altra parte».
Una delle prime iniziative dell’Associazione, sarà la realizzazione di una casa famiglia per il reinserimento nella società di coloro che hanno terminato il percorso nelle comunità di recupero.

Un progetto sostenuto anche grazie alla campagna di crowdfunding lanciata sulla nostra piattaforma, dove acquistando le T-shirt disegnate da Makkox, Marco ‘Gava’ Gavagnin ed Enrico Natoli è possibile contribuire alla realizzazione delle iniziative dell’Associazione.

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