04 Ago Il Grande Raccordo Anulare della Bici: Roma car free.
Roma è un museo a cielo aperto e il Grande Raccordo Anulare della Bici, detto GRAB, rappresenta ad un nuovo modo di usare il territorio valorizzando storia, percorsi e ambiente. Significa promuovere nuovi e concreti tipi di mobilità urbana ipotizzando al tempo stesso di ridurre le emissioni inquinanti in un contesto, come quello romano, dove ogni 100 abitanti ci sono oltre 71 veicoli. Con circa 45 km di ciclovia urbana, il GRAB rappresenta la prima infrastruttura leggera e completamente car free che si sia mai realizzata.
Un progetto ambizioso e innovativo sviluppato da un network di numerose realtà associative e istituzionali (VeloLove, Legambiente, Touring Club Italiano, Vivilitalia, Free Wheels Onlus, Open House Roma, TeamDev, Parco Regionale dell’Appia Antica, Roma Natura) che ha ottenuto al G7 di Cagliari del giugno scorso il riconoscimento di ambasciatore dell’innovazione italiana nel settore della mobilità. Ma soprattutto un progetto che mira a consolidare la vocazione turistica della città migliorandone l’accessibilità e al tempo stesso mettendola nelle condizioni di poter rappresentare una valida meta per il turismo sostenibile, fidelizzando i cicloviaggiatori e gli amanti del trekking urbano.
Sempre in tema di valorizzazione, il Grande Raccordo Anulare della Bici consentirebbe di fare quello che in oltre 60 anni non è stato possibile fare: intervenire sul Parco dell’Appia Antica pedonalizzando completamente l’area e creando così uno dei più grandi spazi verdi urbani presenti al mondo, dai Fori ai Castelli Romani.
Il percorso, tutto pianeggiante, si snoda per 2/3 lungo vie pedonali e ciclabili, ville storiche e argini fluviali (29,7 chilometri, pari al 66% del tracciato). Altri 15,3 chilometri interessano strade attualmente destinate alla viabilità ordinaria, tra cui alcune arterie congestionate da un intenso flusso di veicoli motorizzati dove bisognerà attuare una decisa azione di redistribuzione dello spazio pubblico, restituendolo alle persone e togliendolo alle auto. Una volta completato, l’anello per pedoni e pedali regalerà al Paese una greenway unica e irriproducibile che trasmetterà nell’immaginario di chi abita a Roma e di chi la vive da turista l’idea che si tratta di una città accogliente, sana, moderna.
Considerando i benefici tangibili dell’iniziativa in termini economici e non, rimane da fare un’ultima considerazione. Il progetto del Grande Raccordo Anulare in bici non è concluso e ha bisogno di essere sostenuto attivamente da chi crede che la Capitale e il Paese si meritino un futuro diverso.
Roma è famosa per le sue grandi arterie viarie, testimonianze millenarie di apertura con il mondo. Il GRAB è la versione moderna e ambientalmente sostenibile di queste grandi infrastrutture che hanno reso possibile l’espansione di Roma e del suo impero. L’analogia, in termini pacifici ovviamente, viene da sé: potendolo fare, avreste voluto contribuire in qualche modo allo splendore della Roma Antica?
E adesso, vorreste contribuire ad una nuova visione di vivibilità degli spazi urbani?
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