ANARKIKKA: L’8 MARZO SENZA MIMOSA

Anarkikka l'otto marzo smettetela di farci la festa

ANARKIKKA: L’8 MARZO SENZA MIMOSA

L’8 Marzo, Giornata Internazionale della Donna si avvicina e chissà quante donne riceveranno in dono la mimosa. Un fiore di stagione molto profumato e poco costoso, che fece la sua comparsa nel 1946, quando l’Unione Donne Italiane lo scelse come rappresentativo del genere femminile, diffondendo questa usanza nella tradizione italiana fino ai nostri giorni.

Ma le donne di oggi, amano ancora celebrare questa festa?
Mercoledì 8 marzo 2017, in più di trenta paesi del mondo ci sarà uno sciopero delle donne organizzato dal movimento americano Women’s March e da quello italiano Non una di meno.
Lo sciopero avrà modalità un po’ diverse nei vari paesi ma un unico scopo: protestare contro le forme di disuguaglianza tra uomini e donne, contro la violenza e i comportamenti misogini.

Al fine di rendere evidente il valore del loro lavoro e l’importanza del loro ruolo di consumatrici, le donne sono invitate a non lavorare, né a fare acquisti.

Questa settimana abbiamo intervistato Stefania Spanò, meglio nota come Anarkikka, che ci ha raccontato il suo mondo e perché ha scelto Worth Wearing per lanciare la propria campagna.

Iniziamo con le presentazioni. Come ti piace definirti?
IllustAutrice. I miei lavori sono progetti illustrati, e poi vignetto!

Perché proprio Anarkikka?
Anarkikka nasce da un soprannome. Di una ragazzina ribelle, Francesca, mia figlia.
Da lì il nome del mio personaggio, che però alla lunga ha finito con essere anche il mio nome di battaglia, in un incontro simbiotico tra due donne, mamma e figlia.

Le tue illustrazioni raccontano l’attualità attraverso gli occhi delle donne. Storie di discriminazione, violenza e disparità di diritti umani. Quando e perché hai scelto di raccontare questo mondo?
Quando ho sentito di farlo. Ne avevo voglia e necessità. Un bisogno anche riparatore delle mie ferite, che mi riconciliava con la mia storia. Gli occhi di una donna possono aver visto molto, e (ri)conoscere sofferenze e animo umano.

Qual è la radice profonda di L’OTTO, la tua raccolta di illustrazioni per la Giornata Internazionale della Donna?
L’OTTO è la somma della vita di una donna. Tutte noi lottiamo, sempre. Discriminazione, violenza e disparità sono la storia di tutte noi, anche quando non appaiono in forme estreme. Siamo sommerse in un mondo di stereotipi, diseguaglianze, non rispetto e prevaricazioni, che ci vuole imbrigliate, non libere.

E tu, sciopererai l’8 Marzo?
Io naturalmente aderirò allo sciopero globale delle donne Non Una Di Meno.
Come libera professionista, il mio non potrà essere uno sciopero formale ma mi asterrò comunque da tutte le attività produttive che svolgo nella mia quotidianità.

Perché hai deciso di lanciare una campagna di crowdfunding su Worth Wearing?
Avevo voglia di iniziare a veicolare le mie campagne anche in un modo nuovo, immaginando che si potessero indossare e farsi leggere, aiutandomi a sostenere il mio lavoro quotidiano di denuncia.
Mi è piaciuto come è organizzato il vostro lavoro, come la piattaforma sia stata ben immaginata per essere di supporto per associazioni e realtà piccole come la mia.

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